Potatura in inverno, come effettuarla correttamente

Oggi vogliamo darvi qualche dritta sulla potatura, quella pratica che si effettua asportando parti di rami di una pianta per favorirne la crescita o contenerne le dimensioni.

Partiamo dicendo che potare un ramo vuol dire infliggere delle ferite alla pianta dalle quali uscirà della linfa e quindi delle sostanze nutritive necessarie. Questo è il motivo principale per cui è necessario riflettere sul momento in cui andiamo ad eseguirla per indebolire il soggetto il meno possibile.

In generale la potatura va eseguita nel momento di riposo vegetativo della specie, perché questa abbia poi il tempo di riprendersi dallo stress ed emettere le gemme nel periodo di ripresa vegetativa.

Ciò nonostante bisogna prestare attenzione ad alcuni fattori esterni che possono compromettere la salute delle piante.

  1. tra novembre e dicembre potete potare sia gli alberi, sia gli arbusti e i rampicanti che hanno già perso le foglie ma fondamentale è che i lavori siano terminati entro febbraio perché la pianta abbia il tempo di riprendersi. Non intervenite sulle piante a fioritura precoce quali calicanto, amamelide, gelsomino nudo, forsizia e camelie o lillà per non perdere la fioritura.
  2. la temperatura deve essere sopra i 0 gradi poiché il gelo renderà ancora più difficile la cicatrizzazione delle ferite di una pianta attualmente in riposo vegetativo.
  3. non potate in periodi di forti piogge o neve perché l’alta umidità relativa potrebbe incrementare i rischi di infezioni da batteri e funghi, coadiuvati da una ferita non cicatrizzata.

4. non intervenite mai con potature durante la germinazione in primavera o autunno poiché la pianta concentrando le sue forze su altre attività risulta più debole a stress esterni.

5. utilizzate strumenti adatti, ben affilati per evitare scanalature o scorticature, il taglio deve sempre essere obliquo, 1 cm sopra una gemma iniziando dalle piante sane e terminando con quelle malate, previa sterilizzazione con alcol o candeggina delle lame.

6. cominciate dai rami o secchi, tagliando almeno 5 cm sotto il punto danneggiato, quindi nel tessuto sano. Procedete poi ad eliminare resti di fiori e frutti e quindi a dare la forma desiderata alla pianta tagliando sopra una gemma, per evitare di lasciare monconi di rami che deprimano lo sviluppo della pianta.

tie-up-grasses

Molte piante si potano anche due volte all’anno, soprattutto se vogliamo generare biomassa (per fare chop and drop, cippato o per avere una bella siepe folta) faremo quindi un intervento in inverno e uno verso giugno, quando gli arbusti hanno terminato la fioritura.

E le graminacee? e le erbacee? Noi, che siamo pigri, preferiamo potarle una sola volta a fine inverno, verso febbraio per goderci tutti i bellissimi effetti del ghiaccio e della neve sugli steli. Se trovate le graminacee molto disordinate, potete fargli una bella coda! 

P.s. per stimolare la fioritura di erbacee perenni come la Gaura lindehimeri, la Verbena bonariensis e altre simili a fioritura continua, vi consigliamo anche di effettuare una leggera potatura verso giugno per contenere l’altezza, tendono infatti a filare ed indebolirsi, ma con questo trucchetto andranno avanti a fiorire imperterrite fino a fine ottobre.

Avete addobbato le vostre graminacee per l’inverno? Vi va di mandarci qualche foto?