Permacultura: come applicarla quotidianamente

Il tema della permacoltura ci sta particolarmente a cuore, se ne parla tanto e spesso viene fraintesa pensando a degli orti molto disordinati e dove regnano le famigerate “erbacce”. Ovviamente, se ve ne stiamo parlando, pensiamo ci sia MOLTO di più!

Sta nascendo in noi ormai da qualche tempo, il piacere di applicare le stesse regole della permacoltura ai giardini. Pochi mesi fa siamo stati nella meravigliosa Fattoria dell’Autosufficienza e abbiamo passato tre splendidi giorni a parlare e arricchirci di nozioni con altre persone che avevano i nostri stessi interessi e arrivavano da tutta Italia, ognuno con il suo bagaglio di esperienze e sogni. Il tema del corso era la “Food forest”, foresta commestibile (ci sarà una casella dedicata proprio a questo tema), la base di tutto era comunque la permacultura.

Per permacultura si intende una serie di principi e di pratiche che si pongono l’obiettivo di rendere gli interventi umani sostenibili, prendendo ad esempio per la loro progettazione la natura stessa!

Il concetto prende il via da una domanda lecita: in che modo i cicli naturali mantengono il loro equilibrio nel tempo, e come si rinnova la fertilità degli ecosistemi in modo naturale senza alcun intervento antropico?

Il termine, fusione di «permanent» e «agricolture», pone in primo piano la necessità di transizione da un modello agricolo basato in gran parte su colture annuali a uno schema di colture pluriennali, su esempio degli ecosistemi naturali caratterizzati da bassi consumi di energia fossile e impiego ridotto di lavoro umano.

Una volta appreso il metodo, se cerchiamo di applicarlo a ogni nostra azione, che sia in giardino, nell’orto, nel frutteto o sul terrazzo, staremo facendo un’azione per avvicinarci ad un’intesa con la terra che ci nutre, staremo facendo un atto di gentilezza verso il nostro pianeta.

Abbiamo preparato per voi alcuni punti che speriamo vi possano aiutare a semplificare e … cominciare!

dc4f1a14-6d84-4758-8d54-eaf6c0e9a2cf
0ffba6f0-51df-4f3c-a86c-f065436cc52b

1. La via più facile è sicuramente l’orto nel vostro giardino o perché no, sul vostro balcone! Impiegate un sistema di coltura a strati: piantate prima di tutto gli alberi da frutto e sfruttate lo spazio ai loro piedi per consociare cipolle, aglio ed erba cipollina che non competono con gli alberi da frutto e cedono nutrienti.

Potete aggiungere dei fiori tra le coltivazioni a scopo alimentare: attirano gli insetti e apportano vantaggi alle piante, traendone a loro volta. Gli insetti inoltre, aiutano a tenere a bada i fitofagi che inizialmente si nutriranno del vostro raccolto.

Le api sono grandi impollinatrici e potreste addirittura sperimentare con l’apicoltura, adottando un’arnia e cimentandovi anche nella produzione di un po’ di miele.

2. Se non avete questi spazi a disposizione, potete aderire ad iniziative di orti urbani nella vostra città o nei vostri comuni, e uscire in qualche modo dagli schemi ormai globalmente imposti.

3.Pacciamate o usate delle piante coprisuolo, se non lo fate voi, lo farà la natura! Quelle che noi definiamo erbacce sono piante pioniere che naturalmente tendono a coprire il suolo proteggendolo dal dilavamento e dall’azione compattante ed erosiva della pioggia.

4. Sarebbe ottimo spargere del compost, del concime vegetale o i resti di piante che decomponendosi creano humus, per generare biomassa.

5. Cerchiamo di ridurre al minimo i consumi idrici: le piante non hanno bisogno di secchiate d’acqua ma di umidità. Un terreno ricco di humus trattiene meglio l’acqua così come la pacciamatura, che limita l’evaporazione dal terreno.

Dove gli spazi lo permettono, recuperate le acque grigie tramite impianti di fitodepurazione o dotatevi di punti di raccolta dell’acqua piovana.

6. La permacultura infine “significa anche ricerca di relazioni utili. Chi vive in città per esempio può cominciare a tessere relazioni con chi, subito a ridosso della cintura urbana, svolge una qualche attività agricola. Oppure può prendere contatto con un gruppo d’acquisto solidale per sostenere qualche piccolo agricoltore locale!

A questo proposito ci viene in mente di citare ” Il giardino di Arsun”, orto di permacultura a  Ciriè di cui potete ammirare qualche bellissima foto, e “L’alveare che dice sì’, una comunità di acquisto diretto che mette in contatto i produttori con i consumatori tramite piattaforma online, favorendo il commercio a km0, noi ospitiamo l’Alveare di Ciriè proprio nel nostro ufficio, e compriamo da loro tutto ciò che non riusciamo a produrre. Provate a vedere qual è il più vicino a casa vostra!